Non è per chiaroveggenza né con orgoglio che Riccardo Vaglini, Francesco Zorzini e Valentina Merzi, organizzatori di Camino Contro Corrente, festival di arti contemporanee che da 12 anni anima l’autunno di Camino al Tagliamento, precisano che i titoli che condizionano il palinsesto di ogni edizione vengono decisi con un biennio di anticipo: risale quindi al 2018 la scelta di dedicare l’edizione attuale allo stare in_sicurezza, ossia al rapporto tra insicurezza percepita e indotta, e dove il sibillino underscore tra le parole suggerisce quanto sottile sia il limite tra i due opposti. E assicurano che il tema sarebbe stato indagato, da artisti di musica, teatro, danza, cinema, videoarte, installazione, performance e graphic novel quanto da relatori ed esperti, a partire da parole quali immigrazione, diversità, controllo, marginalità, confine, precarietà, tracciamento, flessibilità, autodifesa. Tutto questo prima del Covid, ma anche nonostante il Covid, prima che l’enormità del grido mediatico sulla pandemia riducesse al silenzio quelle parole inglobandole nell’insicurezza per antonomasia, nell’aut aut tra contagiarsi o sopravvivere. Con la moltiplicazione planetaria degli stati di emergenza, un potere che ha costruito da generazioni la percezione dell’insicurezza a fini di controllo della produzione, entra oggi a gamba tesa nei corpi individuali prima ancora che sociali, militarizza la narrazione medica, disquisisce di contatto fisico e di limiti dell’affettività, impone distanza tra individui e lavoro intelligente, confinamento e confino. E l’arte? Se davvero rappresenta l’anti-distanziamento sociale tramite la condivisione di esperienze estetiche, non sarebbe da scartare l’ipotesi che, oltre ad essere superflua, l’arte uccida.
A tutto questo si cercheranno risposte, che saranno comunque meno delle domande che ne rimarranno prive, in sei micro-festival tra ottobre 2020 e marzo 2021, con nomi della creatività nazionale e internazionale e con nuove modalità di accesso alle manifestazioni, a ingresso libero ma fortemente contingentato e su prenotazione.
Inaugurazione generale alla Sala Esposizioni di Camino al Tagliamento sabato 31 ottobre alle 17 con una performance del Collettivo Rituale. Il programma prevede alle 17.30 una conversazione con la videoartista pescarese Sabrina Muzi e la proiezione del suo recentissimo corto Wandering Baishizhou, alle 18.30 l’incontro con la compositrice torinese Carla Rebora che introduce il concerto del duo violino-arpa Dalsass-Trentin con musiche della stessa Rebora alternate a lavori cinesi, italiani, cileni e tedeschi, contemporanei e di repertorio. Chiusura della prima puntata del festival domenica 1 novembre alle 10.30 con la proiezione integrale di Human Flow, epico film dell’artista cinese Ai Weiwei sui flussi migratori che investono sempre più massicciamente l’intero pianeta.
Gli altri appuntamenti del festival si svolgeranno sempre di sabato e domenica: nel 2020 il 28-29 novembre e 12-13 dicembre; nel 2021 il 16-17 gennaio, 6-7 febbraio e 6-7 marzo.
In_Sicurezza è un festival organizzato da Kairos Arte & Spettacolo con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Per info e modalità di accesso: associazioneculturalekairos.com; caminocontrocorrente@gmail.com
Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.